Cetto c’è, senzadubbiamente
Regia di Giulio Manfredonia.
Un film con Antonio Albanese, Nicola Rignanese, Caterina Shulha, Gianfelice Imparato, Davide Giordano.
Genere Commedia – Italia, 2019, durata 93 minuti.
Distribuito da Vision Distribution.
Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
sabato 23 novembre ore 21.00
Domenica 24 novembre ore 16.00 e 21.00
Martedì 26 novembre ore 21.00
sabato 30 novembre – ore 21.00
domenica 1 dicembre – ore 21.00
martedì 3 dicembre – ore 21.00
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Terzo capitolo della trilogia dedicata a uno dei personaggi più celebri di Antonio Albanese, Cetto c’è, senzadubbiamente è diretto da Giulio Manfredonia come i suoi due predecessori, Qualunquemente e Tutto tutto niente niente, usciti rispettivamente nel 2011 e nel 2012. Albanese torna ancora una volta nei panni di Cetto La Qualunque, protagonista simbolo dei politici ciarlatani, ignoranti e corrotti, per raccontare la scoperta delle sue vere, nobili, origini in quanto figlio naturale di un principe. La rivelazione scuote profondamente il mondo di Cetto, che metabolizza la novità reagendo di conseguenza: niente più politica tradizionale, ora il nostro decide di proporsi direttamente come re e adotta un tenore di vita da monarca con conseguente sfilza di gaffe, grezzate e gag.
«Io e Piero Guerrera volevamo che Cetto tornasse solo con una grande idea, sono passati sette anni e ci è venuta».
Antonio Albanese
Albanese torna a vestire i panni di Cetto La Qualuque al cinema a otto anni di distanza dalla prima volta, quando Qualunquemente ottenne un ottimo successo al botteghino. Il film successivo, uscito l’anno dopo, nonostante sia stato realizzato sulla scia del consenso con cui era stato salutato il precedente, era solo parzialmente un seguito diretto. Infatti, Cetto si divideva la scena con altri due personaggi provenienti dal repertorio del comico lecchese, Frengo Stoppato e Rodolfo Favaretto, e non si può dire che fosse il protagonista principale.
Cetto c’è, senzadubbiamente vede invece il ritorno del solo La Qualunque al centro della scena in tutta la sua cialtronesca spavalderia. Per la sceneggiatura, il comico si è fatto affiancare da Piero Guerrera, noto autore televisivo e non solo, con cui ha scritto i primi due film.
Il personaggio dell’imprenditore e politicante calabrese nasce nel 2003 con lo show Rai “Non c’è problema” ma è grazie a “Mai dire” della Gialappa’s Band che è diventato trasversalmente. Il comico e i suoi collaboratori hanno pensato per anni di provare a trasporre Cetto su grande schermo ma è solo nel 2011, a quasi dieci anni di distanza dalla sua prima apparizione in TV, che la macchietta ce l’ha fatta ed è diventata protagonista di un film tutto suo. Oggi, nonostante gli oltre quindici anni di vita, il personaggio è più attuale che mai ed è nuovamente pronto a riprendersi il centro del palcoscenico.
Oltre alla presenza di Antonio Albanese, ritroviamo anche Lorenza Indovina, già interprete della moglie di Cetto, Carmen, nei primi due film. Sono invece novità le presenze di Paola Lavini, Caterina Shulha, Maria Rosaria Russo, Manfredi Saavedra, Cesare Capitani e Guido Roncalli.
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